Tra smartphone benedetti e relazioni reali
Il fatto
Domenica 5 febbraio 2017, al termine della Messa, il parroco di una comunità vicino a Città di Castello ha benedetto smartphone, tablet, computer e tutti coloro che li utilizzano, per invitare ad un uso più consapevole e positivo.
I mezzi
L’episodio ci permette di fare una riflessione sul rapporto tra le tecnologie e la comunità parrocchiale. Procediamo per gradi e partiamo dal mezzo, dall’oggetto: il cellulare di ultima generazione o il computer, a volte, sono etichettati come oggetti privi di valori positivi, o addirittura come qualcosa che “uccide” i buoni princìpi. Percezione ingiustificata? Assolutamente no. È innegabile che in alcuni casi portino le persone ad isolarsi, ad avere un attaccamento eccessivo alla materialità (o allo strumento stesso) e, nei casi peggiori, ad imbattersi in realtà o “norme” di vita decisamente negative, dannose, pericolose, truffaldine… Ma il mezzo telematico in sé non può essere visto in maniera assoluta come il “male”, altrimenti sarebbe fin troppo banale dedurre che la sua eliminazione (cioé il suo non utilizzo) sia la soluzione a tutto. Invece, ci piace pensare che anche questo nostro lavoro educativo sul portale dello Spiazzo.it sia un esempio di come la tecnologia sia da utilizzare assolutamente, per obiettivi alti e positivi.
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